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PAROLA AL CAPITANO

11/04/2020



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PAROLA AL CAPITANO
Siamo a poco meno di due mesi dallo stop al campionato del Guerriero per via dell’esplosione dell’epidemia data dal COVID-19. Quasi sessanta giorni lunghissimi che stanno stravolgendo la vita e le abitudini di tutti. Un periodo duro che il capitano del Fanfulla Stefano Brognoli, 6 gol per lui ad oggi (per gli amanti delle curiosità e delle statistiche arrivati a coppie: alla 3° e 4° giornata, tra la 15° e 16° e alla 22° e 23°), cerca di vivere mantenendo sempre quel sorriso che lo ha fatto diventare, oltre che per le prestazioni in campo, un punto di riferimento nello spogliatoio e uno dei giocatori più apprezzati dalla tifoseria bianconera.

“Cerco di vivere questa quarantena come ho sempre vissuto la mia vita, cercando la positività in ogni cosa senza abbattermi. È difficile però perché io vivo di calcio e con la mia palestra: entrambe le attività ora sono ferme è quindi non è affatto semplice. Non è mai successa una cosa del genere, è tutto così surreale, stiamo combattendo qualcosa di invisibile ed ogni giorno vediamo persone care che soffrono perché stanno male e in alcuni casi purtroppo ci lasciano. Cerco però sempre di trovare un sorriso nella speranza che a breve si torni a vivere una vita normale. Mi sento fortunato perché mia moglie è come me, una persona solare e ci divertiamo molto insieme riuscendo così a sorridere in momenti così duri”.

Il lodigiano è una delle aree in cui il Coronavirus si è abbattuto con maggior forza in rapporto con il numero di abitanti. Per tutti in questo momento risulta quindi complicato parlare in modo spensierato di calcio, anche per Brognoli, residente nel sudimilanese ma ormai parte integrante del territorio di Lodi e provincia.

“Non è affatto semplice in queste settimane, però è la mia passione e ogni giorno oltre a pensarci è inevitabile trovare qualche spunto di conversazione. Se dovessi individuare un ricordo di questa stagione bruscamente interrotta non ne segnalerei uno in particolare, ma parlerei di tutto il grande cammino che stavamo compiendo da quarti in classifica, le gioie ma anche le sconfitte: tra fine febbraio ed inizio marzo avremmo avuto quattro partite importanti e stimolanti consecutive (Mantova, Fiorenzuola, Crema e Correggese, ndr). Chissà cosa sarebbe successo, dove saremmo ora con ancora poche giornate da disputare”.

Da una giornata completamente vissuta fuori casa tra campo e palestra, ora Brognoli si trova, come tutti, a vivere da tempo tra le mura domestiche in modo responsabile (e anche qui vorremmo dire come tutti ma si sa che non è così viste ancora le tante persone per strada). Come è cambiata la vita da calciatore?

“Cerco di scaricare l’adrenalina che ho in corpo. Mi alleno, mi tengo in forma come possibile controllando l’alimentazione, studiando sempre nuovi esercizi da effettuare in casa perché poi quando si ripartirà sarà fondamentale farsi trovare pronti. Sarà proprio quanto svolto durante queste settimane di quarantena a fare la differenza. Poi ci sono anche i lavori di casa che ti tengono in movimento. Non vedo però l’ora di tornare alla Dossenina, a San Martino per allenarmi con i nostri giovani e anche gli altri vecchietti come me. Ho voglia di rivedere tutti, dal presidente a tutte le persone che fanno parte del nostro mondo, di lottare nuovamente al fianco del mister”. 
#forzavecchiocuorebianconero

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