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Intervista a Virginio Gandini

07/10/2016



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Abbiamo incontrato il Sig Virgino Gandini, storica bandiera del Fanfulla, ed ora Responsabile del Settore Giovanile del Cavenago Fanfulla, per farci spiegare a che punto è l’avvio del progetto nato dalla messa in comune della attività dell’ Academy Fanfulla e del Cavenago Fanfulla e che si appresta a dar vita ad un Settore Giovanile molto importante sul territorio lodigiano.

 

 

Buongiorno Gandini innanzi tutto ci spieghi come mai un personaggio come lei abituato a vivere il calcio dei grandi ha deciso di dedicarsi al calcio dei ragazzi.

La risposta è abbastanza semplice, quando Luigi Barbati patron del Cavenago Fanfulla mi ha prospettato questa ipotesi al momento sono rimasto un po’ dubbioso, in quanto non mi sono mai occupato di settore giovanile, ma ho subito capito l’importanza e la rilevanza per il territorio di questa iniziativa che credo possa veramente rappresentare un ritorno al passato.

Cosa intende per ritorno al passato?

Intendo dire che forse potremo tornare a pensare al Cavenago Fanfulla come ad una società di riferimento per il calcio giovanile lodigiano punto di arrivo per molti ragazzi della provincia e delle provincie limitrofe e punto di partenza per quelli che dimostreranno di avere le doti per cimentarsi nel calcio dei professionisti.

Il Fanfulla che ricordo io, e nel quale ho militato era la società in cui tutti avrebbero voluto giocare ma che purtroppo non era adatta a tutti, ecco dobbiamo tornare ad essere questo, la società che è nel cuore di tutti ma che cerca di valorizzare al meglio il talento dei ragazzi migliori, rapportandomi con le societa’ del territorio e attraverso una rete di osservatori che coprono tutto il territorio del lodigiano, del sudmilano, del nord piacentino e anche nella zona di Crema.

Il suo ruolo è delicato in quanto le viene richiesto di integrare due realtà di Settore Giovanile (Academy Fanfulla e Cavenago Fanfulla) che vengono da storie diverse e che hanno filosofie diverse.

Guardi, diversamente da quanto si può pensare, a parte le iniziali diffidenze oggi abbiamo creato una squadra molto completa, competente e affiatata, e devo dire che senza l’aiuto di Rho, Lunghi, Ciceri, Ventura,Castelli, Curti,Baresi e Guarneri,sarebbe stato estremamente difficile avviare questo processo di unificazione, sicuramente il mio nome e mi auguro anche le mie capacita’ hannofacilitato la riunificazione dei due settori giovanili.

Ci sono ancora molti aspetti da mettere a punto ma il processo di integrazione tra le due realtà è sicuramente a buon punto e l’avvio delle attività calcistiche non potrà che agevolare ulteriormente questo processo.

Ci spieghi anche le finalità di questa iniziativa.

L’idea del Cavenago Fanfulla è quella di arrivare un giorno, speriamo non molto lontano, ad avere una prima squadra con una importante presenza di calciatori provenienti dal nostro settore giovanile.

Mi basterebbe fare del settore giovanile del Cavenago-Fanfulla, il 50% di quello che la straordinaria gestione Jacopetti,, ovvero ogni qualvolta un giocatore della prima squadra aveva delle richieste veniva venduto ed era sostituito da un ragazzo proveniente dal settore giovanile. 

Mi ricordo che in una intervista di tanti anni fa’, dissi che Jacopetti andava insignito del riconoscimento del Fanfullino d’oro, in quanto e’ riuscito , insieme ad un gruppo di amici,gestirlo per 13 anni e andarsene senza una lira di debito, e tutta la sua gestione era basata sul settore giovanile.

Solo in questo modo si può garantire un progetto di lunga durata, ambizioso e con esborsi economici contenuti.

Per rispondere quindi alla sua domanda la nostra finalità è quella di creare in casa, i giocatori per la prima squadra che diventano un patrimonio della societa’,con ragazzi che vedi crescere e maturare, senza affidarti ai tanti personaggi che girano intorno a loro, che il piu’ delle volte non pensano mai al bene del ragazzo.

Beh però già in questi anni la pattuglia dei lodigiani è sempre stata nutrita, perché rafforzare il Settore Giovanile allora?

La risposta è semplice, oggi il Cavenago Fanfulla è la società, e questo lo dice la categoria in cui gioca, più importante del lodigiano. Creare giocatori lodigiani per la Serie D è molto più difficile che trovare un ragazzo per l’eccellenza o la promozione.Dobbiamo raggiungere un livello di selezione e di professionalità molto alto.

La mia esperienza mi dice che questa categoria è il trampolino di lancio di tantissimi ragazzi che sono pronti o che vogliono affrontare il mondo dei professionisti.

Bisogna essere a tutti gli effetti dei professionisti pur non facendone parte, perche’ l’obiettivo non e’ vincere i campionati ma rimane la crescita del ragazzo, proiettandolo verso la prima squadra.

Quindi un obiettivo del genere come si raggiunge.

Purtroppo una ricetta non esiste se non sarebbe troppo facile. 

Per essere il primo anno sono molto soddisfatto della squadra che abbiamo costruito anche perché, e questo va riconosciuto, abbiamo potuto partire da una base già molto valida rappresentata dai settori giovanili di Cavenago Fanfulla e Academy Fanfulla, anche sui tecnici abbiamo potuto scegliere tra le due societa’ e quasi tutti sono tecnici abilitati oppure laureati in scienze motorie, anche con un pizzico di orgoglio ogni squadra ha un preparatore dei portieri.

Le fondamenti su cui si basa questo settore giovanile e’ privilegiare e non reprimere il talento,delle regole comportamentali che coinvolgono tutti i componenti dello staff di ogni squadra, atleti e anche genitori.

Passiamo a descrivere quindi le vostre attività di quest’anno.

Abbiamo 273 atleti tesserati suddivisi nelle diverse categorie che vanno dai Primi calci agli Allievi,con attivita’ svolta sia su Lodi e su Cavenago inoltre sopra di noi ci sarà una squadra di juniores nazionale e una prima squadra in Serie D.

Avremo 3 squadre per ogni categoria agonistica (Allievi e Giovanissimi), 3 squadre di Esordienti (2004 e 2005) e due squadre per ogni annata di pulcini (2006, 2007 e 2008).

Inoltre lo Stadio Dossenina ha aperto i suoi cancelli per la scuola calcio dedicata ai 2009 – 2010 e 2011 che svolgerà le sue attività nelle  giornate di Martedi e Giovedi pomeriggio e finora sono iscritti 20 bambini, ma visto interessamento di parecchi genitori,siamo certi  di aumentare questo numero, visto l’aiuto fondamentale dato da tecnici , istruttori e educatori molto preparati.

Adesso che ci penso lo stadio verrà usato dalla prima squadra e dalla scuola calcio, una specie di processo circolare che porta sempre al cuore della nostra società, la Dossenina

E con la juniores e la prima squadra che rapporti avete.

Noi con tutte le nostre categorie, in particolar modo, con il settore agonistico,abbiamo comunicato a tutti i ragazzi che noi vogliamo premiarli, ovvero se uno di loro merita, attraverso la crescita tecnica ed il comportamento, di andare nella categoria superiore, lo mandiamo con obbligo che deve giocare, questo e’ quello che faremo.  Con la juniores abbiamo già impostato un programma finalizzato a dare spazio, quando ve ne sarà l’occasione, ai nostri ragazzi degli allievi. Per la prima squadra il passo è un po’ più lungo ma da qui a fine stagione speriamo di poter presentare  qualche nostro ragazzo sul palcoscenico della Serie D.

Veniamo infine alle note dolenti.. quanto costa un progetto così ambizioso?

Pur non potendole dire le cifre del nostro budget le posso confermare che lo sforzo economico per la società è importante, tenendo conto che dobbiamo utilizzare delle strutture che non sono nostre,però le chiedo di riflettere su un aspetto che ritengo rilevante. 

Oggi il Cavenago Fanfulla si appresta ad avviare un progetto che vedrà coinvolti circa 250 ragazzi della provincia di Lodi in attività sportive di alto livello.

Non c’è probabilmente sul territorio un altro esempio così numeroso di ragazzi impegnati in attività sportive e sappiamo quanto lo sport e l’attività fisica sia importante per lo sviluppo psicofisico dei nostri giovani.

Quindi si, il costo è elevato, ma il beneficio per il nostri atleti lo è altrettanto. Un calciatore che entra nella nostra società sa di trovare tecnici qualificati che lo possono seguire anche da un punto di vista dello sviluppo fisico e motorio, persone dedicate alla sua salute oltre che tanti volontari che usano il loro tempo e il loro impegno per il divertimento di questi ragazzi.

Io sono convinto che la riuscita del nostro progetto non possa che far bene al lodigiano quindi mi auguro che chiunque abbia a cuore i nostri ragazzi ci aiuti a portarlo avanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

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