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CENTENARIO DOSSENINA

15/04/2020



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Il 2020 è un anno che sicuramente tutti ricorderemo. L’inizio del nuovo decennio si è trasformato in pochi giorni, settimane e mesi un periodo buio a partire proprio dal lodigiano, la prima zona in cui il COVID-19 è stato diagnosticato e confermato, ad un giovane amante dello sport e che per tanti anni ha giocato a calcio a livello dilettantistico. E con il blocco totale si è fermato giustamente anche lo sport che tanto amiamo: e così la Dossenina dal 16 febbraio, giorno della partita con il Mezzolara, è silenziosa, attende con forza il ritorno dei bianconeri e dei suoi tifosi. Per la Dossenina questo è un anno speciale, quello del centenario dall’inaugurazione: nel 1920 infatti, dopo due anni di cantiere, veniva ufficialmente aperto il tempio bianconero, quello stadio divenuto simbolo della disciplina a livello territoriale e non solo. Perché dalla Dossenina sono passate squadre che hanno fatto e stanno facendo la storia della Serie A come Milan, Inter, Bologna e Roma, impegnate a Lodi tra campionato e impegni amichevoli di grande prestigio che poche altre società possono vantare nella loro bacheca dei ricordi. La Dossenina è stata lo stadio della Serie B, dei numerosi campionati in Serie C e della Coppa Italia di terza serie vinta a metà degli anni ’80. Dossenina che è stata, e lo sarà sempre, la casa di grandi giocatori approdati poi al professionismo come, per citare solo alcuni lodigiani, Giampiero Marini, Corrado Verdelli, Alfredo Bassani e Alessandro Matri, giunti nella massima serie calcistica italiana dopo un passato tra le fila del Guerriero in prima squadra o nelle giovanili. La Dossenina è lo stadio in cui i piccoli calciatori lodigiani sognano di giocare, il campo da solcare al fianco dei propri idoli che tifano ogni domenica. La Dossenina è stata il teatro delle vittorie, di salvezze conquistate all’ultimo minuto, della ripartenza nei momenti di difficoltà da cui ci si è rialzati con animo da vero Guerriero e delle due promozioni in Serie D negli ultimi cinque anni, con la vittoria dei playoff nel 2015-2016 e del campionato dei record nel 2017-2018 vinto con mister Andrea Ciceri in panchina, uno di quelli che ha legato cuore ed anima al Fanfulla tornandoci in una nuova veste dopo quella di calciatore così come attualmente il team manager Silvio Dellagiovanna, il direttore generale Virginio Gandini e il direttore tecnico Dario Acquali. La Dossenina è anche lo stadio dei volontari che se ne prendono cura come se fosse la propria abitazione, dei simpatizzanti, pronti a bofonchiare qualche critica in più se la squadra non gira come vorrebbero loro, e dei tifosi storici come i Fanfulla Fedelissimi, i Fanfulla Supporters e gli Ultimi Guerrieri, sempre presenti, anche in numero ristretto, ad ogni trasferta come a Catania nell’agosto scorso. E in questi mesi la società si stava organizzando per rendere giusto merito ed omaggio al suo tempio con una giornata ad hoc, con tante glorie del passato ed eventi correlati in cui tutti avrebbero trovato il loro spazio. Lo stop non ferma di certo però questa volontà: la chiusura ci permette anzi di aver maggior tempo di organizzare tutto ascoltando anche i vostri consigli. E forse, quando si potrà nuovamente festeggiare, sarà ancora più bello abbracciarsi tutti insieme al centro della Dossenina, una seconda casa per tutti.

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